Capovilla
Capovilla
By Velier
Capovilla è probabilmente il miglior distillatore del mondo. Potremmo definirlo uno degli ultimi distillatori nomadi, dal momento che viaggia in cerca di la frutta selvatica nei luoghi più disparati, dall’altopiano di Asiago alla Romania. Grazie a Fabio Luglio ci siamo conosciuti quasi vent’anni fa e siamo diventati soci e soprattutto amici. Gianni Capovilla è un giovane sognatore di 73 anni, che produce distillati d’eccellenza. Ha deciso di dedicarci in esclusiva questa gamma, che viene imbottigliata a un grado più elevato rispetto alla sua gamma tradizionale, ed è quindi più intensa e profumata.
Overview
Storia
La storia di Vittorio Capovilla distillatore inizia nel 1974. In quegli anni lavorava per un'azienda di macchinari per l'enologia e viaggiava per lavoro fra Svizzera, Austria e Germania. Quando nacque in lui la voglia di comprendere come si potessero rendere migliori i distillati, acquistò il suo primo alambicco in Austria e lo "trafugò" attraverso le dogane, trasportandolo a pezzi in diversi viaggi. La sua prima distillazione fu di vinaccia di merlot e cabernet. Correva l'anno 1975, quando produsse la sua prima grappa. Cercando di eliminare i difetti, produsse da subito un distillato perfetto. Una perfezione che inizia ancora oggi dalla ricerca della materia prima e che lo fa considerare uno dei migliori distillatori al mondo.
Metodo di produzione
Il grande punto di forza di capovilla è la scelta delle migliori materie prime: la frutta in particolare. La distilleria è dotata oggi di moderni alambicchi costruiti da Muller su progetto di Capovilla stesso: le linee di lavorazione sono separate in due impianti, uno per i fermentati di frutta e uno per le vinacce. L'impianto dei fermentati di frutta comprende due alambicchi a bagnomaria di prima cotta da lt .150 e da lt. 400 più un altro alambicco da ripasso da 150 lt. L'impianto delle vinacce, invece, può contare su due caldaiette a bagnomaria di prima cotta da 300 lt. e un alambicco da ripasso da 150 lt.

Focus
Gli alambicchi hanno al loro interno un sistema particolare di piatti che aiutano a meglio la ricaduta delle teste foriere di composti spiacevoli e dannosi per garantire una distillazione pulita e soffice, senza eccessivi ripassi e rendere ottimale l’estrazione degli aromi dai fermentati di frutta e dalle vinacce, che già il bagnomaria accompagna splendidamente. Oltre agli alambicchi, c'è un altro sistema, progettato da Gianni, denominato CaSCo (Capovilla Spirits Condensing System), ed utilizzato per eliminare volatili indesiderati difficili da separare, oltre a chiarificare e stabilizzare i distillati attraverso riscaldamento e refrigerazione. I fermentati che andranno in distillazione vengono prodotti in 5 cuve dedicate, ed i prodotti distillati, successivamente, riposano parte in acciaio, parte in botte: la bottaia conta 80 barriques.
Per presentare meglio la sua attività, non c'è comunque nulla di meglio delle parole dello stesso Vittorio "Gianni" Capovilla: "La mia è un’azienda agricola, abbiamo 4 ettari che coltiviamo in biologico. Pertanto certa frutta, quella che qui può crescere bene, ce la coltiviamo da soli. Se parto da una materia prima eccezionale e straordinaria, l’unico rischio è quello di rovinarla… io tutto sommato non invento niente, pertanto il primo vero e grande lavoro è quello di produrmi o andare alla ricerca delle materie prime migliori. Anche perché la frutta che porto a casa non è frutta che non si può vendere al mercato fresco. Anzi, è spesso frutta coltivata per lo scopo, maturata in pianta, raccolta a mano… e questa è una cosa assolutamente fondamentale. Prima di tutto la materia prima, poi viene tutto il resto"
Prodotti
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