Allpossibledaiquiris: la rivoluzione del cocktail in bottiglia


2 agosto 2023

Arriva una nuova gamma di espressioni di daiquiri prodotti con i rum più artigianali del mondo, succo di lime biologico e sciroppo di zucchero di canna.

La prima gamma di cocktail in bottiglia basata sulle marche parte da un concetto semplice e fondamentale: in qualsiasi drink il vero protagonista è il prodotto utilizzato, a partire dal marchio dello spirit, fulcro di tutte le ricette.

Allpossibledaiquiris parte da qui, oltre che dalla consapevolezza che, volendo prendere in considerazione il rum come spirit, è il Daiquiri a essere il cocktail più iconico ed essenziale. I suoi ingredienti sono solo tre: succo di lime, sciroppo di zucchero di canna e rum, appunto: in una ricetta così essenziale la qualità e l’equilibrio tra i componenti sono fondamentali, e il tipo di rum fa la differenza nel gusto finale, nell’intensità e nella bevuta.

Questa gamma nasce dopo un lungo studio su qualità ed equilibrio, per dare l’opportunità agli amanti dei cocktail di provare un Daiquiri preparato con tre dei rum più artigianali e storici del mondo:

  • Il Clairin, dalla canna da zucchero naturale di Haiti;
  • Hampden, la leggendaria distilleria della regione giamaicana di Trelawny;
  • Rivers, la mitica distilleria di Grenada.

Si tratta di distillerie che rappresentano un patrimonio unico, i cui rum sono gli unici prodotti a partire da fermentazioni spontanee, oltre che distillati in alambicchi tradizionali.

Il Daiquiri: una precisazione sulle definizioni

Il termine ‘Sour’ che racchiude tutte le bevande agrumate si riferisce all’acidità che bilancia la dolcezza. Gli agrumi – il lime in questo caso – e lo zucchero sono complementari, e si abbinano storicamente da secoli, in vari contesti, per le loro proprietà corroboranti, caratterizzando la mixology fin dalle sue origini, con cocktail noti come Rum, Whisky e Vodka Sour, il Gimlet, la Caipirinha o il Margarita. Nei Caraibi, la miscelazione di ingredienti agrodolci è una tradizione che riguarda tutti gli alcolici locali, ciascuno dal suo paese d’origine, a base di canna da zucchero.

È stato negli anni Venti che, partendo da Cuba, il Rum Sour ha preso il nome specifico per cui oggi è celebre: Daiquiri.

La cultura del cocktail tende a definirlo come un cocktail prodotto esclusivamente a partire da rum cubano, ma questo rispetto dell’eredità storica non tiene conto del fatto che oggi un rum cubano non è più come quelli degli anni Venti. A oggi, dopo un secolo, possiamo finalmente trovare e mettere a confronto un’ampia gamma di rum, che possono essere facilmente miscelati in un Daiquiri; non è la definizione, insomma, che conta, bensì ciò che rappresenta e significa nella storia dei tre ingredienti. Il concetto stesso di Allpossibledaiquiris nasce proprio con l’intento di aprire le menti alla diversità dei rum e ai loro diversi stili e marchi, usando per questa esplorazione la consapevolezza del Daiquiri. 

I tre Daiquiri

Ciascuna delle tre versioni di Allpossibledaiquiris rappresenta una specifica declinazione: i colori e i nomi, come tutti i cocktail, rappresentano l'identità dei marchi e dei daiquiri creati.

Ogni variante, con il suo packaging diverso, riflette il rum utilizzato:

Il numero uno è #thewilddaiquiri, prodotto a partire dal Clairin, il distillato di canna da zucchero naturale di Haiti. Tradizionalmente viene prodotto con canna da zucchero biologica coltivata in terroir selvaggi, fermentato spontaneamente e distillato con piccoli alambicchi alimentati con fuoco a legna. La variante utilizzata qui è il Communal. Il suo packaging è verde con una cornice marrone, che vuole rappresentare la canna da zucchero naturale. Qui, la natura terrosa del Clairin evolve subito verso note agrumate di fiori, mimosa, camomilla, in una texture molto delicata e morbida.

Il numero due è #thefunkydaiquiri, prodotto a partire dall’antica formula HLCF di Hampden Estate, ora conosciuto come Rum Fire, proveniente dall’iconica distilleria di Trelawny, in Giamaica. qui, le antiche tecniche di fermentazione selvaggia e la doppia distillazione creano un alto livello di esteri e un profilo intenso e ‘funky’. Il suo packaging è arancio come il suo mosto in fermentazione, nella cornice della verde regione da cui nasce. L’intensità caratteristica di Hampden qui parla da sola, con profumi di banana matura e ananas che evolvono in botaniche, fieno e anice.

Il numero tre è #thelostdaiquiri, prodotto a partire dal Rivers Rum, proveniente dalla distilleria perduta nel tempo a nord di Grenada, alimentata senza elettricità e da un solo mulino ad acqua. Qui, il succo di canna raggiunge per gravità l’antica Boiling House e fermenta con tecniche ormai scomparse, per poi essere distillato in un alambicco a fuoco di legna. Il suo packaging è turchese come il mare che si trova davanti alla distilleria, e arancione come il sole sull’etichetta del marchio. È un rum sorprendente, ricco di note di cera e alloro che evolvono in spezie salate, baharat e zucca.

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La produzione

L’azienda dietro questo concetto creativo è VERSO, una nuova società indipendente specializzata in soluzioni innovative per le bevande, e l’intero processo di produzione viene seguito da un laboratorio all’avanguardia di Roma, uno dei primi in Italia, con dieci anni di esperienza nel settore.

Il laboratorio rispetta tutti i rigorosi standard di sicurezza alimentare previsti dalle normative italiane e comunitarie per la produzione di bevande.

Anche il succo di lime siciliano IGP e lo sciroppo di zucchero di canna, ovviamente, sono stati selezionati con cura e sono entrambi biologici. La loro unione bilanciata esalta la provenienza, il terroir e i sapori dei rum utilizzati, per cui cambia in ogni tipologia. Anche la diluizione con acqua varia a seconda del rum, ed è importantissima per l’equilibrio delle bevande. 

Nel processo di miscelazione è stata coinvolta anche l'aria, per contribuire alla migliore consistenza e bevibilità del Daiquiri imbottigliato. 

Tutti i rum utilizzati sono stati prima analizzati organoletticamente e chimicamente per comprenderne a fondo le caratteristiche aromatiche, e raggiungere il risultato perfetto. Le stesse analisi sono state fatte anche dopo la produzione, e dimostrano che i congeneri dei rum sono stati mantenuti nelle bevande finali.

La definizione di ognuna delle tre ricette è frutto di un lungo studio. L'obiettivo era quello di esaltare e rispettare l'identità aromatica dei rum, riuscendo allo stesso tempo a rendere la bevanda facile da bere, e con una gradazione di facile approccio.

Il nome Allpossibledaiquiris, poi, riflette la volontà di ampliare la gamma in futuro, con ulteriori varianti di Daiquiri realizzati con altri rum artigianali di alta gamma.

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