Artisan (Re)Evolution: quando la mixology incontra l’alta ristorazione
Al Roma Bar Show la Velier esplora nuovi modi e nuovi mondi, tra ricerca della qualità, cultura artigianale e contaminazione.
Il 29 e il 30 maggio si è svolta, presso il Palazzo dei Congressi a Roma, l’edizione 2023 del Roma Bar Show, che si è confermato come il più importante evento italiano del settore beverage, con oltre 14 000 accessi – rispetto ai 12 000 dello scorso anno.
Un’edizione ricca, in cui Velier ha voluto portare come filo conduttore di tutte le attività il concetto di Artisan (Re)Evolution: una contaminazione e un dialogo continui tra bartender, chef, artigiani e artisti, scelti tra quelli da sempre in prima linea nella ricerca delle migliori materie prime e nello studio costante delle migliori tecniche di trasformazione.






Ed è stato proprio il portato di contenuti importanti, di qualità, a premiare gli stand Velier, che sono stati presi d’assalto sia al Main Bar, ai due Ambassadors’ Corners e all’ecoSPIRITS lounge, ma anche negli spazi della Degustarena e di Extraperimetral. I numeri parlano chiaro: 2000 drink serviti al Main Bar e altri 2000 agli Ambassadors’ Corners; un migliaio i cocktail serviti tra lo spazio Extraperimetral e le masterclass, e altrettanti quelli serviti nei vari stand dei brand Velier.
Avremo ancora modo di parlare, nei prossimi articoli, degli eventi che si sono svolti presso la Degustarena, con due approfondimenti sui due punti fondamentali messi in luce durante i talk: il primo relativo alle fasi fondamentali della produzione di un distillato, dalla materia prima alla fermentazione, dalla distillazione all’invecchiamento – tra gli ospiti, qui sono stati presenti Grégory Vernant, proprietario della distilleria di rhum Neisson, in Martinica; Vittorio Capovilla, distillatore di fama mondiale; il Presidente della Velier, Luca Gargano; Nicola Riske, Brand Education Manager di The Macallan; e il secondo sul design e la comunicazione per i bar, con Francesca Appiani, curatrice del museo Alessi; Jimmy Bertazzoli e Oscar Quagliarini; Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy e Mike Pagliarulo di Unfollow Agency.
Ci concentriamo qui su quello che è stato un vero e proprio mondo parallelo: lo spazio Extraperimetral, un ambiente creativo dove il mondo della mixology ha incontrato l’alta ristorazione, con l’obiettivo dichiarato di andare oltre il perimetro conosciuto, alla ricerca degli abbinamenti del futuro.
Sette spettacolari incontri da un’ora ciascuno, per quattordici personalità a confronto: bartender, chef, pizzaioli e pasticcieri, che hanno costruito un’esperienza di pairing tra cibo e cocktail, all’insegna della sperimentazione e della visione artigianale.
Sette eventi imperdibili per sette protagonisti:
Corrado Assenza del Caffè Sicilia e Alex Frezza de L’Antiquario, che hanno ricreato l’atmosfera non stop di un bar tipo, ricca di delizie di stagione;
Carlo Cracco del ristorante Cracco ed Edoardo Nono del Rita Cocktails, con la loro rivisitazione di alcuni grandi classici;
Gianluca Gorini del ristorante daGorini e Jimmy Bertazzoli dell’Aguardiente bar, che si sono dedicati all’evoluzione delle intensità aromatiche;
Salvatore Salvo della pizzeria Salvo e Oscar Quagliarini, bartender e profumiere, che hanno esplorato il pairing iconico tra la pizza e il Martini cocktail;












Paolo Brunelli della gelateria Brunelli e Angelo Canessa, Velier Bar Manager, con il loro viaggio al centro dello zabaione, preparato con i diversi marks di Hampden;
Jacopo Mercuro della pizzeria 180 grammi e Gregory Camillò del Jerry Thomas Bar Room, che hanno approfondito le ricchezze infinite degli aromi italiani;
Nicola Zamperetti del ristorante Giano ed Emanuele Broccatelli del W Rome per un finale all’insegna della condivisione di Daiquiri e fine dining siciliano.
A tutti questi protagonisti, prima di assaporare le loro opere d’arte, abbiamo voluto fare una domanda molto secca, per nulla facile come potrebbe sembrare: che cos’è l’artigianalità?
In questo video le loro risposte: profonde, divertenti, appassionate, polemiche; tutte diverse, com’è giusto che sia, e tutte a modo loro esatte.