Roma Bar Show: un’edizione da record


23 giugno 2022

12.000 persone presenti; 2000 Daiquiri preparati al Daiquiri Machine Bar; 1500 cocktail serviti dai brand ambassador nel bar dedicato; 3000 cocktail serviti dai super bartender al Main Bar: sono solo alcuni dei numeri record dell’ultima edizione del Roma Bar Show, che si è svolto lunedì 30 e martedì 31 maggio presso il Palazzo dei Congressi.
Un’edizione da record, che quest’anno si è fatta più grande che mai, durante due giorni di seminari formativi, workshop, degustazioni, conferenze e incontri B2B.

La Velier è stata presente con un grande stand istituzionale, composto da un Main Bar di circa 6 metri, con una bottigliera che comprendeva tutti i top brand, più due Corner Bar, uno dedicato ai Brand Ambassador e l’altro occupato dalla Daiquiri Machine, l’ormai celebre format bar dedicato ai rum bianchi artigianali Pot Still. 

Di fronte alla bottigliera è stata posta la DegustArena, una struttura a gradoni in grado di accogliere fino a 40 persone, dove si sono svolti seminari che hanno registrato il tutto esaurito, riscuotendo grande entusiasmo.

Durante le due frenetiche giornate del Bar Show ogni mattina è cominciata con il “Velier Brunch“, organizzato in collaborazione con Longino&Cardenal, punto di riferimento per l'alta ristorazione e importatore di alimenti rari e preziosi, che hanno proposto i salumi dell'azienda spagnola Blazquez, alcune deliziose conserve ittiche - tra cui i Filetes de Anchoa Nardìn e le Mejillones Cozze alla Galiega Los Peperetes; lievitati di David de Castro e del genovese Alessandro Alessandri, e una selezione di latticini francesi e italiani.

Il lunedì mattina è cominciato con il botto, con il Monday Morning Rum Show guidato da Luca Gargano e Ian Burrell, che con la loro presenza carismatica hanno guidato i presenti lungo un viaggio esaltante alla scoperta del rum, di cui sono tra i massimi esperti mondiali.

Gli altri seminari hanno visto la presenza di ospiti internazionali del calibro di Nicola Riske, European Brand Ambassador di Macallan, di Stanislav Vardna, Nikka Brand Global Hospitality Advocate e di John Shutt, Director of Strategic Partnership della distilleria Michter’s. Tra gli altri ospiti, i nomi più celebri del bartending: Giacomo Giannotti, Luca Hu, Simone Caporale e Luca Missaglia, Edoardo Nono, Alex Frezza, Angelo Canessa, più personaggi del calibro di Pino Perrone, Paolo Dalla Mora di Engine e Giorgio Rivetti di Contratto e La Spinetta.

Tra le chicche da ricordare: l’apertura di un Bacardi anni ’40 proveniente dalla collezione privata di Luca Gargano, che è stato utilizzato per realizzare un Daiquiri vintage; l’apertura di un originale John Wray & Nephew 20 Y.O., sempre dalla collezione di Luca, che è stato utilizzato per preparare un Mai Tai da Guinness dei Primati. Tutti i cocktail e i distillati sono stati serviti rigorosamente in bicchieri di vetro, come in un vero bar.

Oltre allo stand istituzionale, Velier è stata presente anche con uno Stand Extraperimetral, un percorso visivo e degustativo guidato, della durata di 45 minuti, attraverso il passato, il presente e il futuro prossimo venturo di Velier. I visitatori sono stati accolti all’interno di uno spazio a spirale che si apriva con un excursus nell’universo Velier, con la presentazione e degustazione delle distillerie dove si producono Rhum Rhum e Providence. La zona dedicata al passato ha presentato le selezioni Velier divise per anni, con una mostra fotografica di bottiglie ed etichette. Quella dedicata al presente ha visto l’esposizione delle bottiglie e delle immagini del Progetto Magnum, di Papalin Jamaica, di Pagos e della verticale Saint James, oltre alla collezione di tutte le mignon VSGB finora realizzate. La sezione sul futuro ha dato spazio al progetto Nomad, il primo alambicco itinerante della storia; alla rivoluzione ecosostenibile di EcoSpirits e ai prossimi imbottigliamenti, come Caroni Paradise, Foursquare e Flora Antillarum. Il percorso si concludeva al centro dell’area, in una saletta con un bancone semicircolare dove un esperto Velier ha dato agli ospiti l’opportunità unica di degustare un Demerara Enmore 1995, un Caroni Tasting Gang, un Foursquare della serie Magnum e un Saint James 1998

Nello spazio dedicato allo stand Fever Tree, tra strutture in legno e pietra e arredi floreali, è stato dato spazio alle diverse varianti delle iconiche bottigliette in abbinamento agli spirits Velier, e in tre diversi momenti della giornata 12 visitatori per volta hanno potuto vivere un momento degustazione, accompagnati da preziosi prodotti Longino & Cardenal

Numerosi anche gli stand mono-brand: Brugal, Flor de Cana, Monkey Shoulder, Michter’s, Monin, Engine, più la presenza nello spazio tematico Mexican Village, con Fortaleza, Rooster Rojo, Alipus e Los Danzantes.

Due giorni intensi, entusiasmanti e faticosi insieme, in cui l’incontro tra persone accomunate dallo stesso amore per gli spirits ha creato un fuoco d’artificio continuo. Come ha commentato Vincenzo Mazzilli dello Speakeasy: “Con questo gruppo ne abbiamo fatte tante di battaglie, fiere, Velier Live eccetera. Ogni volta mettiamo sempre l’asticella più su. Ci miglioriamo, facciamo squadra, ci aiutiamo. Per migliorarsi serve un vero team, è un privilegio per me farne parte”.

Commenti

Come ha commentato Federico Diddi del Sal8 Bar Agricolo, uno dei venti bartender impegnati tra Main Bar e Daiquiri Bar: “Arriviamo e vedo lo stand, il più bello in assoluto, il più maestoso, il più armonioso, ammaliante come un fiore in primavera.  Iniziamo a lavorare e si nota subito l’energia di un team di professionisti, ognuno svolgeva il proprio ruolo al 1000%. Lo si vedeva che stava andando bene, lo dicevano gli occhi dei nostri “clienti”, si godevano ogni sorso che gli era stato preparato, si godevano lo spettacolo che avevano davanti”.

Verso il mondo del rum ho sempre avuto un amore incondizionato tuttavia, quando iniziai questo lavoro, le etichette presenti in bottigliera erano poche, forse a malapena sette”, ha commentato Gianluca Nicoli del Cortile di Camilla. “Diversi anni dopo, per caso, in un locale pugliese mi fecero degustare Rhum Rhum di Capovilla, e da lì la mia visione del lavoro cambiò completamente e mi misi alla ricerca di ogni tipo di rum che mi facesse rivivere quell’emozione, scoprendo inoltre nuovi mondi e sapori. Sono stato onorato, grazie a Velier, di aver avuto alle mie spalle durante questo Bar Show alcune delle etichette di rhum che più mi hanno segnato”. Gli fa eco Sacha Mecocci del Fusion Bar: “Un grande evento, una grande energia, tanta passione e tante belle persone. Un’esperienza entusiasmante! Velier ha organizzato qualcosa di unico, riuscendo a trasmettere tante good vibes, creando un’atmosfera unica, potente e trascinante, come quella che si trova al bar!