Aqvarello
Bevanda aromatizzata a base di vino frizzante naturale
Grado alcolico: 7,5%
Suolo: Argilloso di medio impasto con presenza di alberese e galestro
Estensione del vigneto: 8 ha
Tipo d’impianto: Cordone speronato
Densità ceppi per ha: 5.000
Età media del vigneto: 20 anni
Produzione media per ha: 35 hl
Vinificazione e affinamento: Svinatura postfermentativa dopo due settimane di macerazione a contatto con le bucce. Alluvionamento delle vinacce con presenza di residuo zuccherino e formazione della massa. Aggiunta di una piccola percentuale di mosto e conclusione della fermentazione in bottiglia.
Solforosa totale: <10 mg/l
Bottiglie prodotto: 21.000
Perché
L'Aqvarello di Chioccioli Altadonna è una bevanda aromatizzata a base di vino frizzante naturale. Fresco e dissetante, una vera piquette d'altri tempi, il "vino del mezzadro", ottenuto dall'alluvionamento delle vinacce con acqua fresca. Frutta e bollicine per un'acquaevino di basso grado alcolico e alto potenziale di beva.
Quando
Dalla colazione al dopocena, a merenda, al brunch e al pic nic: l'Aqvarello è il vino da avere sempre sotto mano. Versatile, goloso e a basso grado alcolico: la freschezza e la beva ricercata dalle nuove generazioni di bevitori incontrano i sapori e i ricordi d'infanzia dei loro nonni. Una piquette come strumento di connessione e convivialità intergenerazionale.
Focus
Quelli della nascita delle Triple “A” sono anni di fermento e di continua ricerca e sperimentazione attorno al mondo di questi “nuovi” vini: dissetanti, conviviali, espressione del savoir faire artigianale, capaci di restaurare l’intimità del legame con il cibo e con la tavola che avevano perso. E proprio in quel periodo bisogna cercare la prima idea di far tornare a convivere il vino e l’acqua in un’unica bevanda, come del resto aveva già fatto dissetando l’intera area del Mediterraneo sotto il nome di vinello, vinella, acqua fortificata, spritz, piquette, acquerello... a seconda del luogo. Non si trattava nient’altro che di un “secondo vino”, frutto della cultura del reimpiego e del riutilizzo, ottenuto dall’alluvionamento con acqua fresca delle vinacce per ricavarne ed estrarne gli ultimi succhi. Così nascevano quei vini alimenti che sono stati per millenni alla base della dieta mediterranea, bevande dissetanti e rinvigorenti allo stesso tempo, da consumarsi entro la primavera e di cui si sono nutriti e ancora portano ricordo i nostri nonni e bisnonni. L’idea di riportare in auge questo liquido, donandogli una nuova veste giovane e dinamica e una stabilità di prodotto, prende veramente forma durante l’incontro tra Luca Gargano e l’enologo e agronomo Giovanni Chioccioli, nella cui memoria il vino alimento rimanda ai tempi della mezzadria e del cosiddetto “aquarello”, di cui si nutrivano appunto i lavoratori delle fattorie toscane. Così nasce l’Aqvarello Triple “A”, ottenuto dall’alluvionamento con acqua delle vinacce di sangiovese e con una piccola aggiunta di mosto per avviare una breve seconda fermentazione svolta in bottiglia a garanzia della stabilità del prodotto. Il risultato è una bevanda fresca e dissetante, dal passaggio in bocca fluido e semplice, naturalmente pétillant e con un grado alcolico di soli 7,5%. Estivo e conviviale, vino da merenda o alternativa alla birra, iconografia della dieta mediterranea e ispirato al liquido alimentare della tradizione contadina.