Un ricordo di Dom Costa
Nel 2009 stava rinascendo il cocktail e noi volevamo esserne i protagonisti. Dom aveva fondato, insieme a Pirola e Comini, bartender.it: era il punto di riferimento della nuova generazione, ma non era nostro cliente. Vado a trovarlo al Liquid... passammo una lunga notte insieme; mi spiegò che preferiva comprare una bottiglia per volta dal grossista locale, e che non voleva legarsi con nessuno. Uscii dall'incontro provato, ma ci eravamo stati "simpatici". Ci sono volute due o tre albe insieme, tra cui una storica con Daniele Biondi a Milano, per convincerlo a collaborare con noi.
Di fatto è stato il primo stirrer della storia della Velier. Nel 2012 inizia a lavorare a tempo pieno con noi. Abbiamo girato il mondo insieme, da Haiti alla Réunion, dal Messico a Cuba.
Ha scritto il Drinkzionario, prima opera della Velier Edizioni; consigliato prodotti, trasmesso 40 anni di avventure alcoliche, formato e informato prima di tutto noi, e poi i nostri affezionati clienti.
Sempre con la sua classe innata, anche quando mostrava irriverente il suo sedere.
L'ho sempre chiamato Don in segno di rispetto: un piccolo grande uomo che insieme a Marcelo è stato artefice della nostra storia.