Engine
Le Langhe incontrano i Caraibi: la limited release di gin Engine invecchiato in botti Caroni
È stata presentata lo scorso 5 ottobre all’osteria Campamac di Barbaresco l’ultima creatura di casa Engine: un’edizione limitata del gin di Alta Langa invecchiato nelle botti del grande rum di Trinidad.
Engine Caroni è una limited edition che rappresenta una tappa unica nel percorso di ricerca di Engine. Nasce dalla collaborazione e dalla stima che lega da tempo Paolo Dalla Mora, patron di Engine e il Presidente di Velier Luca Gargano, che è stato lo scopritore dello stock superstite della leggendaria distilleria Caroni di Trinidad, chiusa dal 2003.
L’incontro tra il gin piemontese e lo storico rum caraibico
Presentato dagli stessi Luca Gargano e Paolo Dalla Mora lo scorso 5 ottobre all’osteria Campamac di Barbaresco, che per l’occasione ha offerto agli ospiti un’eccellente carbonara al Castelmagno, Engine Caroni sperimenta una nuova frontiera nella storia del gin.
“Dopo quattro anni dalla sua nascita, sentivo l’esigenza di fare una extension line di prodotto”, racconta Paolo Dalla Mora:
“Io sono fanatico di innovazione, però innovare su Engine non significa fare una variante con altre botaniche biologiche: per quelle ci sarà spazio, il brand è ancora giovane. Per me innovare ora significa giocare con il liquido classico e con il nostro Heritage. Per questo l’anno scorso abbiamo cominciato ideando e producendo la nostra tonica, valorizzando la salvia che viene messa in un Engine & Tonic e arrivando al serving in una lattina che diventa un bicchiere; quindi non un ready to serve come sono tutte le lattine ma un ready to drink, ovvero apri e gusta direttamente”. Poi prosegue: “E adesso è finalmente arrivato il momento di giocare solo con il liquido e quindi, grazie all’amico Luca Gargano, abbiamo fatto arrivare una decina di botti di Caroni distillato nel 1998 per imbottigliare una riserva dal gusto caldo, agrumato e tannico”.
Caroni, la distilleria di culto di Trinidad
La storia di Caroni sembra davvero la trama di un romanzo d’avventura. Fondata nel 1918 e annessa all’omonimo zuccherificio, è stata la distilleria di stato di Trinidad. Da sempre celebre per i suoi heavy rum ricchi di congeners, Caroni imbottigliava per il mercato locale solo quantità limitate di prodotto, vendendo invece la gran parte del proprio rum in bulk, acquistato da altri produttori conferire personalità ai blend internazionali.
Poi, nel 2003, il governo aveva deciso di interrompere la produzione di zucchero di canna e aveva quindi fatto chiudere tutto, avviando il processo di liquidazione e lasciando 13 mila persone senza lavoro.
Fino a quando, il 9 dicembre 2004, Luca Gargano arriva alla distilleria ormai dismessa insieme al fotografo Fredi Marcarini durante un viaggio a Trinidad. Chiede di entrare, viene portato in un magazzino, e si ritrova davanti a un incredibile tesoro: centinaia di botti accatastate e abbandonate, tra le quali alcune risalenti al 1974 fino ad arrivare agli anni Novanta.
È così che, dopo aver contattato chi detiene i diritti del magazzino, Luca si fa mandare i campioni da degustare, scoprendo un rum strepitoso, e acquista subito i barili più vecchi. Ne acquisterà in totale 1388. La sua decisione è quella di imbottigliare i rum a grado di botte anno per anno, rispettando il più possibile le loro caratteristiche, oltre a quella di continuare l’invecchiamento in clima caraibico, dove l’angel’s share va dall’8 all’11%. È la scelta che si rivela vincente: Caroni diventa rapidamente un cult in tutta Europa, acquisendo sempre più valore tra i collezionisti.
L’energia distillata di Engine
La ricerca e l’esplorazione di nuove frontiere sono da sempre la cifra stilistica di Paolo Dalla Mora. Fin dall’inizio dell’avventura di Engine, la creatività ha dominato la produzione di questo gin di Alta Langa, a partire dall’idea del tutto inedita di unire l’immaginario derivante dalla passione per i motori alla grande tradizione dei distillati artigianali italiani. Da sempre infatti Engine si distingue per un packaging che salta immediatamente all’occhio, con la sua lattina che riporta subito ai miti automobilistici degli anni Ottanta, tra carburante e taniche di lubrificante. Ma Engine è anche un distillato ricercato e di pregio, un Distilled Gin prodotto in Alta Langa con ingredienti 100% biologici, le cui botaniche più rappresentative – la salvia e il limone – vogliono essere un tributo alla scuola nobile e antica dei rosoli piemontesi. L’ambizione è però anche quella di rappresentare il territorio in maniera contemporanea, grazie a una distillazione ottenuta tramite un John Dore in rame, “la Rolls Royce nel mondo della distillazione”.
Oltre alla salvia dell'Alta Langa e ai limoni siciliani, le botaniche che contribuiscono a donare personalità a Engine sono il ginepro toscano, la rosa damascena piemontese, la liquirizia di Rossano in Calabria, l'alcol di cereali e l'acqua delle Alpi, tutte proveniente da piccoli agricoltori di filiera biologica.
L’incontro di Engine con le botti Caroni
Si potrebbe quindi dire che Engine Caroni rappresenti l’incontro tra due realtà fortemente distanti tra loro, una che rappresenta la modernità e l’altra che appartiene alla storia; una squisitamente piemontese e l’altra esoticamente caraibica. Ma è anche un incontro tra sapori, profumi, territori tanto distanti quanto di conseguenza esplosivi nel loro accostamento.
Per dare vita a questa edizione limitata, il gin Engine viene invecchiato per sei mesi in botti che hanno contenuto rum Caroni distillato nel 1998, botti che sono state selezionate con il contributo di Luca Gargano.


Dopo il periodo di affinamento, il gin viene filtrato semplicemente, in modo da preservare il bouquet aromatico donato dalle botti che hanno contenuto il distillato storico. Questo processo conferisce a Engine una complessità raffinata e sorprendente. Il risultato è infatti un gin fresco con molteplici nuance, in cui l’aroma intenso della salvia viene ammorbidito da note di frutti maturi estivi, con il sapore balsamico del ginepro armoniosamente unito a delicati sentori di legno tostato. All’assaggio, liquirizia e caramello sono protagonisti in palato di grande eleganza.
Per questa edizione limitata sono state create da Engine delle bottiglie iconiche, che non mancano di omaggiare il mondo dei motori, come è prerogativa della casa piemontese, ma questa volta in vetro ambrato e con una nuova e sinuosa forma.